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Gli strascichi delle nostre ombre lunghe come tutta via venti settembre
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avevi ancora le tue nausee e noi respiravamo forte con le transenne tra le costole
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che il nostro ridere fa male al presidente
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mi parlavi di risorse limitate della tua pelle rovinata e di eclissi per non rivederci
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che a forza di ferirci siamo diventati consanguinei
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dici questa città non ci morirà tra le braccia 
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dici questa città non ci morirà tra le braccia

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Gli strascichi delle nostre ombre lunghe come tutta via venti settembre
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non c'è un cazzo da piangere spareremo dei forse da tutte le finestre
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venderemo le nostre ore a sei euro lasceremo delle scie elettroniche
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e di notte le esalazioni di monossido di carbonio del nostro amore
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e le cicatrici sui volti dei magrebini distrutti come dei paracarri il ronzio del lavoro di tutti
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dei nostri tribunali aperti tutte le notti, dei processi di tre anni sui letti dell'Ikea distrutti
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esplosi come le stazioni come quella sera che ti eri sciolta i capelli
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come le portiere sbattute che da lontano ti sembravano degli applausi
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e posso darti degli altri nomi stupidi degli altri campi gelidi
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mi urli che il tuo cuore non è un bilocale da trecento euro al mese
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andremo a roma a salvare le balene
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Gli strascichi delle nostre ombre lunghe come tutta via venti settembre
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vogliamo anche le rose e delle stelle tra le costole tra le tue occhiaie azzurre
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perché preferiamo perdere le luci di dicembre delle raffinerie di Ravenna
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perché è una guerra fredda perché è una guerra fredda
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   gli altri sono svenuti sotto i portici 
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sotto i nostri cieli indecifrabili altre eclissi per non rivederci

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che a forza di ferirci siamo diventati consanguinei

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dici questa città non ci morirà tra le braccia 
A                C#m           A               C#m
dici questa città non ci morirà tra le braccia
F#m              A  E
Lalalalalalalala...