A ti sei nascosta bene nell'accademia dietro Porta Rudiae C#m nascosta tra le sedie col pane fresco, il latte e le ciliegie G sembra ieri... ti nascondevi per non arrossire E tra le pieghe del tuo foulard palestinese A e ridevi a quelle circostanze cosí strane C#m che metton fuoco alle nostre vite clandestine G e vengon fuori le ultime sgualcite mille lire E la Montessori, quante cose avrá da raccontare. [Chorus] C A- e venne il tempo che mi innamorai D- dello sguardo di un passante F- C mentre gli aeroplani cadono per noi A- e venne il tempo di abbandonare Freud D- F- e di affrontar le mie crisi di panico... [Verse 2] A ti ho rivista al forno Quarta, in una Lecce stanca e un po' borghese C#m le guance ancor più rosse G i cani o l'erba da dimenticare e giá sapevi cosa dovevamo costruire E soffocare il desiderio fisso di morire A sorridevi alle mie soluzioni alternative C#m o alle storie che non ho mai saputo raccontare G scoprivamo di non avere nulla da evitare E che evitare alla fine è un po come morire [Chorus] C A- e venne il tempo che mi innamorai D- di uno sguardo di un passante F- C mentre gli aeroplani cadono per noi A- e venne il tempo di abbandonare Freud D- F- e di togliere la testa di aver culo A almeno siamo in due F- C in due... almeno siamo in due... F- in due... [Bridge] D# C Fm G#m (x2) D# C [Outro] Fm siamo pesci che non dormono G#m che sussurrano in via Taranto Fm siamo quelli che ritardano G#m quando arrivano ripartono Fm siamo pesci che non dormono G#m ma si prendono per mano...