Intro: DAGADDAGADAGAD
E tu bel bimbo, bimbo mio dolce, dimmi cosa vuoi che io ti canti?
AGADAGAD
Cantami dei numeri la serie, sino a che io oggi non la impari.
AGADAGAD
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
DAGADAGAD
E due i buoi legati al carro e sono tre le parti del mondo
AGADAGAD
quattro le pietre di Merlino, che affilano le spade degli eroi.
AGADAGAD
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
AGDGAD
E sul cammino che il tempo fa, cinque finora sono le età
AGDGAGADAGAD
e sono sei le erbe che nel calderone di un nano mescolerà, ia la la la la la la la
DAGADAGAD
Sette sono i soli, sette le lune, otto sono i fuochi accesi a maggio
AGADAGAD
attorno alla fontana sono nove le fanciulle che danzano alla luna
AGADAGAD
Unica è la morte, niente oltre, niente di più
DAGADAGAD
E dieci vascelli sono venuti, portandoci la guerra da lontano
AGADAGAD
Undici guerrieri son tornati, quand'erano in trecento a partire
AGADAGAD
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
AGDGAD
E sul cammino che il tempo fa, cinque finora sono le età
AGDGAGADAGAD
e sono dodici i mesi che giorno per giorno, da sempre sognando va, ia la la la la la la la
DAGADAGAD
E dodici ancora sono i segni che tu puoi leggere nel cielo
AGADAGAD
guerra tra di loro han dichiarato, questa che ti canto sarà la fine
AGADAGAD
Unica è la morte, niente oltre, niente di più.
DAGADAGAD
Allora la tromba suoner…, avremo fuoco e tuono, pioggia e vento.
AGADAGAD
La serie dei numeri è finita, per l'uno sai che non c'è serie.
AGADAGAD
Unica è la morte, e due i buoi e tre le parti, quattro le pietre
AGADAGAD
cinque le età, sei le erbe e sette sono i soli, sette le lune
AGADAGAD
otto sono i fuochi e nove le fanciulle, ma dieci i vascelli
AGADAGAD
undici i guerrieri, dodici i segni, dodici i mesi
AGADAGADAGAD
e unica è la morte, da sempre madre del dolore