La Lira Di Narciso

Marlene Kuntz

Un anno di 
narcisi e solitudine 
specchiandomi 
nella mia finitudine, 

sporgendomi 
su quella viva fissità 
che ad ogni respiro moriva un po' 
in concentriche 

delucidazioni 
e fuggevoli illuminazioni. 
E in essa tu, 
ninfea di bianco fascino, 
che aprendoti 
sul lago delle vanità 

ti apristi a me, perduto in 
una sola immagine 
vibrante ad ogni sospiro. 
E bella e fragile. 

Ci guardammo e ci ascoltammo: 
silenzi e parole a corredo fecondo del testo della seduzione 
e il suono segreto delle brame a musicare la scena. 
Poi finalmente un dì ti presi fra le mani 
e le tue foglie si adagiarono sui miei palmi 
ma il soffio della vita e il suo schiaffo ti fecero presto volare via 

Ed ora, qui, 
nessun profumo sa di te. 
Non ci sei più. 
Nell'acqua ciò che è intorno a me 
si specchia con me 
riflesso in un'immagine 
che si anima di quello che anima me. 

Resterò qui 
un anno, un altro... e quanti più... 
specchiandomi 
ovunque dove eri tu. 
E intorno a me 
narcisi e quietudine 
e tutto ciò che si anima di quello che anima me.
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