Dovevo Fare Del Cinema

Francesco Guccini

Certo, ha ragione il signore se dice che siamo in un film 
dell' ultimo periodo, 
dove i banditi pentiti confessano se non li processano 
e così fra le macchie di sangue la vita è la solita 
e fa "audience" se in più c'è la scena del killer che vomita. 

Sa com'è? E' bello fare del cinema 
anche se, lì da imputato, c'è qualcuno che crede di esser nel cinema muto, 
è bello fare del cinema,
ma piuttosto che sparare siam rimasti nascosti a guardare.

A guardare cos'è che ci aspetta alla fine del tunnel, 
dei riflussi riflessi su certi pacchetti di Camel, 
quando tutto è soltanto un riassunto di modi di dire, 
quattro quarti di noia disposta comunque a finire; 
l' inflazione però non finisce e ci rende cattivi, 
non c'è niente che valga la pena e così siamo vivi. 

Ma che cos'è che ci fa fare del cinema? 
Forse questa depressione o l' istinto di conservazione. 
Noi, si va a fare del cinema, 
quando vivere è un problema rifacciamo da capo la scena... 

Sì, devo dire che ha proprio ragione il signore, 
c'è una crisi tremenda che investe l' intero settore; 
è che il pubblico vuole si parli più semplicemente, 
così chiari e precisi e banali da non dire niente.
Per capire la storia non serve un discorso più grande: 
signorina cultura si spogli e dia qui le mutande. 

Sa com'è, lei, deve fare del cinema, 
mica roba pervertita, ma un soggetto che serva alla vita; 
facciamo tutti del cinema, 
ma piuttosto che parlare si rimanga nascosti a pensare... 

Ma il gestore di un piccolo cine di periferia 
mi diceva che è tutta la vita che aspetta un' idea, 
un' idea piccolina che verso il finale si evolve 
nella madre di tutte le storie, l' idea che risolve; 
quel soggetto che senti nell' aria e potrebbe arrivare 
proprio quando hai già chiuso il locale e cambiato mestiere: 

sa com'è, è bello fare del cinema, 
tanto, sa, facciamo tutti del cinema...
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